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NaturalMail Nr.03

Nr. 3 – Mercoledi 6 Dicembre 2000

Nr. 3 – Mercoledi 6 Dicembre 2000


DIMMI COME GESTICOLI E TI DIRÒ CHI SEI (Parte terza)

La spada (asta) rappresenta il “simbolo Padre”.
   Con ciò si intende che il “simbolo padre” può nella vita (quel padre di quella persona) ricoprire un ruolo Triangolo e non un ruolo Spada, nel senso che non è un padre paterno ma un padre materno. Il dato certo del simbolo Triangolo è che esso rappresenta il “simbolo Materno”, mentre il Cerchio riguarda noi stessi o l’identificazione del nostro essere, il nostro egocentrismo, il nostro comportamento egocentrico. L’individuo Spada per esempio, tocca oggetti o persone con la punta delle dita, come fa il cacciavite con la vite, ama appoggiare il volto alla mano tenendo l’indice all’altezza della tempia e il resto delle dita chiuse. È un tipo deciso, ha molto senso critico e non di rado è pure un po’ presuntuoso. Ama parlare tirandosi la manica della giacca o della camicia sul braccio, tirando su i calzini, accarezzandosi il collo o toccando la cravatta.
   La persona che appartiene al simbolo Cerchio, tocca oggetti e persone stringendo e serrando, come fa il dado con la vite, usa accostare la punta dell’indice a quella del pollice, come si fa nel gesto che accompagna la risposta di O.K.
   Sollevando un oggetto atteggia le mani a tenaglia. Può aiutare il prossimo, però si limita a consigliare un’eventuale soluzione dei problemi, senza farsene carico.
   La persona che appartiene al simbolo Triangolo tende ad avvolgere, sollevando l’accendino, lo tiene stretto nella mano, oppure, a tavola lo si sorprende mentre accarezza il bicchiere. Un temperamento protettivo, avvolgente, tende ad aiutare il prossimo intervenendo personalmente, si preoccupa dei pericoli a cui l’interlocutore può andare incontro.
   Le caratteristiche esposte sono soltanto un accenno sull’argomento che verrà poi meglio descritto.
   Come si definiscono questi simbolismi? Automaticamente, nel momento in cui noi andiamo a rilevare il nostro turbamento base, cioè la causa dei nostri problemi.
   È qui che bisogna fare molta attenzione.
   Se un giorno qualcuno mi avesse detto che la causa di tutti i miei problemi era mia madre, mi sarei anche potuto offendere a morte. Avrei detto che la mia mamma non mi ha mai creato problemi, anzi, lei è sempre stata molto affettuosa con me, preoccupata dei miei problemi, che addirittura era lei a cercare di risolvermeli, che si angustiava perfino del fatto che io non mi mettessi la maglietta pesante, ed ogni volta che uscivo di casa controllava che la maglietta ci fosse.
   Solo più tardi mi accorsi che, inconsciamente, avevo imparato a non tollerare la maglietta sulla carne; essa mi procurava un turbamento, non l’avrei più portata per tutta la mia vita.
(Simboli e Simbolismi nell’ipnosi dinamica e nell’autocontrollo – Benemeglio)


LA PULCE NELL’ORECCHIO………

   www.rael.org


CONSIGLI ALIMENTARI

   Lo zucchero raffinato: il veleno più dolce di tutti.
   Lo zucchero in eccesso ha un forte effetto negativo sul funzionamento del cervello. Troppo zucchero ci rende sonnolenti e ci fa perdere la nostra capacità mnemonica e di fare calcoli.
   E’ stato accertato che:
- lo zucchero è uno dei principali fattori di deterioramento dei denti;
- lo zucchero nella dieta di un individuo è causa di soprappeso;
- l’eliminazione dello zucchero dalle diete ha curato i sintomi di gravi malattie diffuse in tutto il mondo come il diabete, il cancro e le cardiopatie.
   Sir Frederick Banting, scopritore dell’insulina, nel 1929 a Panama si accorse che fra i proprietari di piantagioni che consumavano grandi quantità del proprio zucchero raffinato, il diabete era comune; fra i tagliatori di canne nativi, che disponevano solo della canna grezza da masticare egli non notò alcun caso della suddetta malattia.
   Gli zuccheri non vengono digeriti in bocca, come i cereali, o nello stomaco, come la carne animale; quando vengono assunti da soli passano velocemente attraverso lo stomaco fino all’intestino tenue.
   Oggi i pionieri della psichiatria ortomolecolare hanno confermato che la malattia mentale è un mito e che i disturbi emotivi possono rappresentare semplicemente il primo sintomo dell’ovvia incapacità dell’organismo umano di gestire lo stress della dipendenza da zucchero.
   Il Dr Tintera alla fine insistette affinché i suoi pazienti si sottoponessero ad un test di tolleranza al glucosio (GTT) della durata di 4 ore per scoprire se fossero in grado o meno di gestire lo zucchero. I risultati furono così allarmanti che i laboratori eseguirono un controllo incrociato della loro strumentazione.
(cfr. Nexus nr. 28 – www.nexusitalia.com)

Per ulteriori informazioni: Sugar Blues di William Dufty Macro edizioni


COS’E’ IL ROLFING®?

   Il Rolfing® nasce negli anni ’60 sotto il nome di Integrazione Strutturale per merito della dr.ssa Ida Rolf: laureata in biochimica sviluppò questo metodo nell’arco di 50 anni partendo dai suoi studi di Omeopatia, osteopatia, yoga. Nella sua genialità, ella riconobbe come fosse essenziale per l’evoluzione della struttura umana funzionare in accordo con la gravità.
   “Potete cambiare il corpo in virtù del fatto che è costruito a segmenti, e quando l’avrete cambiato in modo adeguato alla gravità potrà fluire.”
   Ida Rolf comprese inoltre l’importanza del tessuto connettivo come “organo della forma” che mette in relazione le varie parti del corpo.
   “…nel Rolfing® lavoriamo in termini di allineamento, allineiamo la struttura miofasciale…..Il tessuto connettivo fasciale è l’organo della struttura …. È un veicolo molto duttile, elastico, plastico. Può essere modificato….”
   E’ proprio attraverso la manipolazione profonda di questo tessuto che ella comprese di poter integrare la struttura corporea umana con la gravità, ottimizzandone la funzione.
   “La legge fondamentale del Rolfing® consiste nell’aggiungere struttura al corpo. Quando lo fate determinate un cambiamento della funzione.”
   Quindi potremmo definire il Rolfing® come “la filosofia, la scienza e l’arte dell’integrazione della struttura del corpo umano nella dimensione spazio-tempo e nella gravità attraverso la manipolazione miofasciale e l’educazione al movimento” (J.Maitland-J.Sultan). In qualità di Rolfers®, dunque ci proponiamo come educatori somatici, facilitando l’espressione corporea attraverso l’organizzazione in un sistema di energia più efficiente.
   Le ragioni che portano il corpo ad allontanarsi dal suo allineamento sono molteplici: posture errate, traumi, incidenti, stress psicologico cronico, atteggiamenti di difesa, ecc… Sebbene il Rolfing® non possa definirsi una terapia, non proponendosi come obiettivo la soluzione di particolari patologie, esso può risultare d’aiuto per trattare alcune di queste. In generale le persone si rivolgono al Rolfing® per motivi diversi: p.e. per alleviare tensioni fisiche croniche o per migliorare il fondamento strutturale della propria area psicologica o ancora per motivi professionali nel caso di atleti, ballerini, cantanti. Anche i bambini ne beneficiano particolarmente.
   Il processo del Rolfing® inizia con una serie di 10 sedute di base, necessarie per affrontare un lavoro sull’intero territorio corporeo. Gli obiettivi specifici di ogni seduta permettono al Rolfer® di accompagnare la persona nel suo processo graduale verso un’integrità non solo strutturale ma attitudinale nei confronti di se stessa e del mondo. La cadenza delle sedute può essere settimanale o quindicinale.
   Terminato il ciclo-base il corpo continua il suo percorso di allineamento per alcuni mesi, senza ulteriori sedute. Questi continui cambiamenti, in parte permanenti, sono il risultato dell’acquisito, più economico e sicuramente più bilanciato modo di muoversi e di “ascoltarsi”. Gli effetti del Rolfing® quindi non sono solo permanenti, sono progressivi. Dopo questo periodo, altri, più profondi, modelli di tensione e restrizione possono rendersi disponibili per ulteriori sedute, o il cliente può desiderare di “rifinire” il lavoro ottenuto nella serie di base, o semplicemente di “riaccordare” lo strumento corporeo. Quindi vengono consigliate ulteriori sedute per chi voglia proseguire il lavoro svolto.
(Crivellari Cristina Certified Rolfer®)


Attenzione: La Moses Srl declina ogni responsabilità dell'utilizzo che viene fatto degli articoli proposti e consiglia, prima di intraprendere una qualsiasi terapia, di consultare professionisti accreditati.


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