| HOME | PRIVACY | Contatti |
chi siamo rubriche archivio bibliografia Area Iscritti natural shop
 
RUBRICHE

La Terapia Cicatrizzante
Omeopatia
Agopuntura
Floriterapia di Bach
Radionica
Iridologia Olistica
Vivere meglio
Vaccinazioni
Consigli alimentari
Ambulatorio veterinario
La pulce nell' orecchio
E-mail all' editore

Ambulatorio veterinario
Vaccini:la riforma del mercurio

Vaccini: la riforma del mercurio

Questa comunicazione prende spunto dalla sospensione dal commercio di un vaccino antitifico contenente thiomersal,derivato del mercurio in varie formulazioni,presente nei vaccini con funzione di uccidere le cellule coltivate per la preparazione dei vaccini.
Ultimamente vi sono state parecchie segnalazioni riguardanti studi ed evidenze cliniche legate sia all'impiego di vaccini e a loro effetti collaterali anche gravi,che alla presenza di mercurio negli eccipienti del prodotto profilattico.
Questo decreto del 7 gennaio 2002,pubblicato interamente sulla G.U. apre la strada coi canali ufficiali ministeriali, Commissione Unica del Farmaco ed EMEA(Agenzia Europea per la valutazione dei farmaci), ad una revisione nella produzione su vasta scala di sostanze che dal punto di vista naturale,non hanno niente di naturale, quindi non corrispondono alla immunizzazione naturale,come si pensa,ma costituiscono,per la loro composizione,dei farmaci chimici a tutti gli effetti.
Secondo le indicazioni del decreto entro il 2002,dovrebbero essere tolti dai vaccini, tutti i derivati mercuriali presenti come conservanti,inoltre quei vaccini presenti in commercio dovrebbero essere ritirati entro giugno 2002.
Ma perché tanto interesse per il mercurio?
Lo troviamo dappertutto,come inquinante ambientale,in alcuni pesticidi, fungicidi,vernici antimuffa,termometri,batterie,vernici,carte da parati antimuffa,nelle cere per pavimenti,nella plastica,in cosmetica,nelle cere conservanti il legno,nei farmaci,nelle materie plastiche di uso quotidiano: ad esempio nei fili interdentali,nei bastoncini di cotone per la pulizia auricolare e nasale,negli stuzzicadenti,nelle amalgame dentarie,negli assorbenti,in alcuni prodotto per l'igiene delle ferite,in alcuni disinfettanti(mercurio cromo),ecc..
Possiamo dire di conviverci senza renderci conto della diffusione di questo metalloide,entrato in ogni casa.
Quello che comunque interessa è la sua presenza nei vaccini e farmaci,non solo per uso umano,ma anche per uso veterinario,negli animali da reddito,vaccini compresi.
Questo pone il dubbio sulla quantità tossica di mercurio che ricevono animali in cui si prevede un piano vaccinale di 10-12 trattamenti nell'arco della vita produttiva.
Occorrono 35 mg di thimerosal,detto anche mertiolato per uccidere un coniglio,esso agisce interferendo sulla riproduzione delle cellule per contatto,inibisce l'azione dei globuli bianchi,riducendo il fenomeno naturale immunitario della fagocitosi;ancora si è dimostrato che esso è tossico 5 volte di più sulle cellule dell'uomo che su colture batteriche di Stafilococco,inducendo inoltre una reazione allergica in alcuni individui.
I suini ad esempio,i polli,i conigli tramite campagne di profilassi,vengono maggiormente interessati a questa lenta intossicazione da mercurio e da altri solventi come l'idrossido di alluminio,che vanno a finire nelle carni,nelle uova e nel latte.
La tossicità per vaccini si manifesta senz'altro come forma cronica, a differenza del fatto acuto, possibile con esposizione a quantità notevoli o con sali mercuriali di vario tipo,oppure coi suoi vapori.
Se quindi gli animali da reddito hanno vita breve,difficilmente manifesteranno sindromi acute,che sono ben documentate;preoccupa l'accumulo nelle produzioni zootecniche,per continue minime somministrazioni,se è vero che tutti i composti del mercurio sono veleni protoplasmatici, provocando il blocco dei vari sistemi enzimatici con precipitazione delle proteine, non possono essere allegri i nostri animali domestici,considerando anche che esiste il passaggio placentare del veleno,che determina effetti teratogeni,cioè induce malformazioni del feto.
Altro dato riguarda il tempo di dimezzamento, che varia da 16 giorni nel ratto fino a 1000 giorni nei pesci.
Ancora allarmante è la conclusione relativa alle dosi,negli animali ad esempio basta 1 mg per litro di sangue come dose tossica ed inoltre non esiste correlazione proporzionale tra quantità di mercurio e gravità dell'avvelenamento.
Quando leggiamo un cartellino di accompagnamento dei vaccini, in alcuni è evidenziata la concentrazione di thiomersal,mentre in altri non la troviamo.
Il dubbio nasce da segnalazioni di organizzazioni per la libera scelta terapeutica,che evidenziano la mancata segnalazione nei fogli che accompagnano le preparazioni in commercio,sembra infatti che per alcune concentrazioni sia presente l'indicazione mentre per altre,questo non avviene,quindi rimane sempre la perplessità sulla reale eradicazione del mercurio dai vaccini.
Questi ultimi stanno inoltre dimostrando particolare aggressività sul sistema nervoso,stando alle ultime segnalazioni di correlazione tra vaccinazione antiepatite B e l'insorgenza di malattie demielinizzanti(vedi sclerosi multipla infantile e altre forme degenerative nervose) riportate in Francia,al punto da far sospendere da parte del ministero francese della sanità l'attuazione delle campagne di vaccinazione degli adolescenti.
Ma questa non è l'unica comunicazione con carisma di ufficialità,nel 1990 fu comunicato in un seminario sulla vaccinazione antipertosse la relazione tra la tossina vaccinale della pertosse e relativi complicazioni neurologiche conseguenti la vaccinazione;non si trattava di convulsioni febbrili attendibili in alcuni casi,ma di veri e propri sintomi neurologici sottovalutati dal punto di vista medico.
Altri dati ufficiali in USA,pubblicati nel lontano 1992 dall'Isitituto di medicina erano così commentati:"esiste una consistente evidenza di relazione causale fra vaccino DPT(difterite,pertosse,tetano) e forme di encefalopatia acuta,definite in termini di encefalopatie,encefaliti,encefalomieliti,nonché fra lo stesso vaccino ed anafilassi.Inoltre esiste una chiara correlazione fra la componente antipertosse del vaccino DPT ed il pianto inconsolabile"(in altri termini il danno cerebrale).
Non mi dilungo perché chi volesse approfondire il tema può visitare i vari siti oggi molto numerosi,presenti sulla rete(COMILVA,VACCINETWORK e così via..).
Tirando le somme come tecnico pratico per gli animali da reddito,spero che l'iniziativa ministeriale adottata per il thiomersal,possa aprire la strada per una maggior presa di coscienza sui pericoli derivati dall'uso elevato di campagne vaccinali negli animali,che quindi diventano serbatoi vaganti di mercurio e tante altre tossine.
I vaccini così come sono prodotti,pur avendo tutti i requisiti igienici,hanno il grosso limite di non essere equivalenti alla malattia,come si vorrebbe sostenere,in realtà l'immunità che provocano avviene a seguito della reazione locale nel punto di inoculazione,che richiama le cellule e gli umori del sistema immunitario per agire contro dei germi inattivati con sostanze spesso più pericolose del germe stesso,quindi noi e gli animali ci vacciniamo non contro i batteri o i virus in senso naturale,ma subiamo una sollecitazione immunitaria molto più gravosa e tossica,dovendo creare delle difese contro i germi e le tossine che veicolano i germi.
Sono sempre più convinto della validità della scelta dei nosodi ed organoterapici,ritenuti a torto alcuni anni fa come POSSIBILI VEICOLI DI AIDS; chi conosce le tecniche di produzione di questi preparati di origine animale,(sterilizzazioni multiple e in attivazione con sostanze non mercuriali,non irrtanti e non tossiche,diluizione e dinamizzazioni successive)non corre i pericoli conseguenti all'impiego di vaccini preparati col sistema"allopatico".
Questo vale per l'uomo e per gli animali,speriamo davvero che in questa ondata di riforme si prenda in seria riflessione questo aspetto durante le vaccinazioni di "massa".
Vignoli Francesco

 
© NATURALMAIL - servizio di informazione sui nuovi orientamenti della Medicina Naturale.