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NaturalMail Nr.35

Nr. 35

OMEOPATIA


A chi serve la diagnosi?

Una delle preoccupazioni principali di H e K era che si sviluppasse una concezione errata dell’Omeopatia.
Quello che si impegnarono fortemente a far capire è che a differenza della medicina tradizionale l’Omeopatia non si occupa della malattie ma dell’uomo inteso come essere nel suo insieme di corpo-mente-spirito.
K. «La nosologia tradizionale può esserci utile finché dobbiamo mantenere un ruolo pubblico, ma è inutile nell’arte omeopatica del guarire.
Bisogna definire con chiarezza ciò che nell’uomo viene prima e ciò che viene per ultimo, ciò che è superiore e ciò che è inferiore, ciò che è più interno e ciò che è più esterno, prima di riuscire a percepire quali sono le cause e quali gli effetti finali. Finché si pensa che i disturbi patologici siano le cause, si agirà nella direzione opposta a quella del guarire e quindi verso la distruzione.»
K.: «È l’uomo che è malato e che deve essere ricondotto alla salute, non il suo corpo, i suoi tessuti »
Questo tipo di concezione porta l’Omeopata ad avere un approccio molto più umano e personalizzato col paziente ma non perché vuole con questo ottenere un effetto placebo di tipo psicologico, ma perché questo è l’unico modo per capire il malato. L’unico modo per fare bene Omeopatia.
Naturalmente la pratica permette agli Omeopati migliori di velocizzare molto questo processo, oppure di diluirlo nel tempo, ma è sempre un fattore fondamentale.
K.: «Il vero Omeopata, quando parla del “malato”, sa chi egli sia; mentre l'allopata non lo sa. Quest'ultimo crede che la casa in cui vive l'uomo, che nella malattia va in rovina, sia tutta quanta la malattia; in altre parole, che le modificazioni dei tessuti (che sono solo la conseguenza della malattia) siano tutto ciò che occorre considerare nell'uomo malato. L'Omeopata osserva i meravigliosi cambiamenti prodotti dal rimedio dinamizzato e nota invece che i farmaci in dosi ponderali non riescono a guarire il malato, che i cambiamenti che essi producono sono solo apparenti.»
Per cui in Omeopatia due persone con la stessa malattia avranno bisogno di rimedi differenti l’uno dall’altro. La patologia non è la parte importante o discriminante nella visione omeopatica dell’uomo e dei suoi problemi, perché è ritenuta solo come una manifestazione della vera malattia.
H. scrive: «Tutt’altro avviene con la vera arte della salute (l’Omeopatica)….da me scoperta. Essa può convincere facilmente chiunque rifletta, che le malattie degli uomini, non provengano da una sostanza o umore, ossia da una materia di malattia, ma che esse sono soltanto alterazioni spirituali (dinamiche) della forza di tipo spirituale (Forza vitale, Principio Vitale) che vivifica il corpo degli uomini……
La guarigione può avvenire soltanto per reazione della Forza Vitale al medicamento appropriatamente scelto: guarigione tanto più sicura e rapida da quanto più Forza Vitale prevale ancora nel malato.»
§16«La nostra Forza Vitale, quale principio spirituale dinamico, non può venire aggredita ed intaccata da agenti nocivi all’organismo sano a mezzo di potenze nemiche se non per via dinamica.»
H. esprime esattamente lo stesso punto di vista della Fisiologia Energetica Cinese.
La malattia non è un quid materiale bensì energetico.
(Marcello Mosconi - Omeopata - )
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it rubriche)


Movimento per la ristrutturazione dell’Insegnamento Universitario di Medicina in Italia.

I fondamenti:
3 sono di diritto uno di fatto
il diritto di istruzione sancito dalla Costituzione della Repubblica
il diritto di scelta sancito dalla medesima
il diritto delle persone di avere a disposizione professionisti formatisi con la mentalità Energetica e non, come attualmente si verifica, Allopati camuffati.
Il bacino di utenti creatosi in questi ultimi vent’anni (nove milioni e più di Italiani) che utilizzano la Medicina Naturale.
Lo stato dell’arte
Attualmente chi decide di frequentare la facoltà di Medicina in Italia può studiare un unico tipo di Medicina: quella basata sull’utilizzo di prodotti chimici.
Solo dopo aver conseguito la Laurea il Medico può scegliere di seguire corsi di qualificazione in Medicina Naturale non organizzati dalla struttura, spesso gestiti dalle aziende del settore che non possono sempre garantire l’optimum della formazione.
La proposta
Chiediamo che allo studente di Medicina venga data la stessa opportunità che ha lo studente di ingegneria.
Dopo aver frequentato un certo numero di anni comuni per tutti, riconoscere agli studenti di Medicina la possibilità di continuare i corsi scegliendo fra l’indirizzo Chimico e quello Energetico.
Chiediamo ai nostri lettori di farsi carico di questa ricerca di libertà facendoci conoscere il loro parere e suggerendoci quale strategie adottare per portare avanti il Movimento.
(La Redazione di Naturalmail)

L’ANGOLO DEL RADIONICO

La fatica sportiva e il doping

Ci sono sport di grande dispendio energetico e come tali di immenso sacrificio, sport che mostrano in maniera evidentissima le differenze fra l’atleta che vince e la massa degli altri, parlo del ciclismo, ma si potrebbe dire anche dello sci di fondo o della corsa a piedi dove occorrono solidi muscoli che si esprimano in resistenza più che in velocità.
Non casualmente, gli sport più chiacchierati per doping sono appunto il ciclismo e lo sci di fondo.
I praticanti di questi sport vogliono anche cercare di primeggiare, alcuni di loro farebbero qualsiasi cosa pur di vincere e hanno stimolato gli esperti a produrre qualcosa che li possa aiutare.
Sono sempre fresche le notizie sull’uso di eritropoietina, ritenuta pericolosa quando produca nel sangue un ispessimento oltre un certo limite, per cui un atleta viene fermato, non propriamente accusato di doping, come il caso di Pantani, ma obbligato a non gareggiare per tutelare la sua salute.
Perché l’eritropoietina?
Qual è il ragionamento che ha portato all’uso o al consiglio di usarla?
Dato uno sforzo sportivo superiore ai normali mezzi fisici se aumentiamo il numero dei globuli rossi nel sangue maggiore sarà la quantità di ossigeno che gli eritrociti possono veicolare ai muscoli, migliore risulterà la prestazione.
L’eritropoietina appunto favorisce l’aumento dei globuli rossi nel sangue.
Da qui l’uso, fino all’abuso.
Il problema così impostato trascura due fattori, uno che un eccessivo numero di globuli rossi porta ad un eccessivo ispessimento del sangue, cosa rilevabile in laboratorio con un semplice prelievo, l’altro che si pone come fissa la quantità di ossigeno fissabile, quello presente nell’aria, per cui bisogna aumentare il numero dei fissatori, cioè gli eritrociti.
Il problema così impostato ha provocato notevoli problemi cioè molti atleti ciclisti sono stati operati all’arteria femorale intasata, operazione non gravissima, ma che richiede un certo tempo di recupero.
Non oso pensare se l’intasamento di un sangue estremamente ispessito andasse a carico di settori della circolazione più immediatamente pericolosi, ma la logica del muscolo maggiormente chiamato allo sforzo, cioè quello delle gambe, ha fatto sì che la casistica si ripetesse a carico dell’arteria femorale.
Finora nessun farmaco o rimedio era ritenuto capace di operare direttamente con un gas, né la medicina chimica, né l’omeopatia che del resto era capace di operare con tutte le sostanze presenti in natura, tranne i gas.
Questo finora, perché è tempo ormai che si sappia dell’esistenza dell’Omeopatia radionica, la quale, unica, è capace di operare con i gas, mediante la quale è possibile produrre un rimedio che porti direttamente una maggiore quantità di ossigeno ai globuli rossi.
Il dato fisso è cambiato, il dato fisso diventano gli eritrociti del sangue dell’atleta, la variante condizionata omeopaticamente diventa per la prima volta e solamente con il sistema radionico il gas ossigeno, così avidamente richiesto dai muscoli degli atleti chiamati ad uno sforzo veloce e di resistenza. Non c’è ispessimento del sangue perché i globuli rossi rimangono quelli normalmente presenti, salvo incrementarli in maniera naturale con qualche doveroso intervento dietetico, ma l’ossigeno fissato quello aumenta e la capacità di sostenere uno sforzo anche.
Eccovi serviti, signori che avete messo a repentaglio la vostra salute, la vostra notorietà, il rispetto dei vostri sostenitori, da oggi in avanti non si potrà dire che nessuno vi ha informato, dovrete solamente avere l’eventualità di sintonizzarvi nel sito dove questa informazione viene passata e qui veramente può essere una questione di destino, che non è retto né da me né da voi, ma è regolato da norme spesso incomprensibili, che vi possono far incontrare questa informazione oppure non farvela incontrare mai, auguri.
(Diego Melandri - Radionico -)

LEGGENDO, LEGGENDO……………

I RE PELLEGRINI
Sulle tracce di una tradizione segreta

Adrian G. Gilbert
Corbaccio Editore
Lit. 32.000


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