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NaturalMail Nr.36

Nr. 36

OMEOPATIA


Il rimedio omeopatico. Concetto di competenza

Dalla Fisiologia Energetica Cinese l'Omeopatia acquisisce i concetti e le informazioni che permettono di completare e migliorare il principio di “rimedio simile”.
Ogni rimedio rappresenta un modello di interazioni energetiche, movimenti energetici, tra le cinque logge e tutti gli altri vari “apparati energetici”.
Queste interazioni si manifestano esternamente e internamente con determinati sintomi, caratteristiche e debolezze che coinvolgono i diversi piani dell'essere umano, quello energetico, emotivo, mentale e corporeo.
Il piano energetico governa e caratterizza gli altri piani ed è quello che definisce l'immagine del rimedio.
La Fisiologia Energetica Cinese spiega il quadro energetico e anche la corrispondenza tra sintomi che sembrano assolutamente slegati fra loro, ma che fanno capo a stessi movimenti di energie o logge energetiche, permettendo una comprensione più semplice delle competenze del rimedio.
La Fisiologia Energetica Cinese chiarisce meravigliosamente come ogni rimedio abbia una sua competenza e come i sintomi ad esso collegati non siano un suo effetto diretto, ma solo una conseguenza dell’uso che ne fa la Forza Vitale, come del resto aveva concluso lo stesso Hahnemann.
Per individuare la competenza di un rimedio è sufficiente verificare, attraverso il proving (test di rimedi in tintura madre [TM] o a basse diluizioni), i sintomi che si generano in una persona sana.
La totalità dei sintomi corrisponde all’immagine del rimedio perché corrisponde ad un’immagine energetica.
La totalità dei sintomi ci indica quali sono le mancanze informative del nostro organismo e di quale competente rimedio ha bisogno.
Comprendere le competenze di ogni rimedio ed utilizzarli di conseguenza è un metodo più rapido rispetto a quello classico della ricerca del simillimum rimanendo fedeli ai principi dell’Omeopatia, non solo, ma ragionare in questo modo dà a tutto il sistema un senso e uno spessore logico inattaccabile che spiega molti dei misteri legati all’Omeopatia e alla scelta dei rimedi.

Naturalmente è necessario fare attenzione perché la competenza non è incentrata sull’aspetto anatomico fisiologico, anche se importante, ma riguarda maggiormente le interazioni energetiche delle varie logge, che sono a capo di attività fisiologiche dell’organismo la maggior parte delle volte sconosciute o incomprese da parte delle conoscenze mediche di anatomia e fisiologia.
Una loggia energetica può essere notevolmente perturbata mentre l’organo che presiede essere sano.
(Mosconi Marcello - Omeopata -)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it rubriche)

VACCINAZIONI

Morbillo

Il morbillo è un virus essenzialmente del tratto respiratorio che, una volta inalato dalla persona vulnerabile, si sottopone a 10-14 giorni di incubazione e moltiplicazione silenziosa, asintomatica: dapprima nelle tonsille, adenoidi, poi nei tessuti linfatici, infine passa nel sangue.
Fagociti quali gli IgA sono attivi nel difendere l'organismo dall'invasione infettiva, dall'inizio alla fine, e risultano fondamentali nel processo di guarigione [Kimman, 1989]. Gli anticorpi specifici nel sangue (IgE, IgM), anch'essi neutralizzanti, intervengono solo quando la risposta difensiva locale e fagocitante si è consolidata. Il culmine del livello di anticorpi coincide proprio con il picco della sintomatologia.
È evidente che il processo di progressione di una malattia acuta come il morbillo, così come la sua guarigione, coinvolge una mobilizzazione generale del sistema immunitario, compresa l'infiammazione dei tessuti di accesso, l'attivazione dei leucociti e dei macrofagi, e una quantità infinita di altri meccanismi. Una tale splendida manifestazione non lascia dubbio che tali malattie siano in effetti l'esperienza decisiva della normale maturazione fisiologica del sistema immunitario nella vita di un bimbo sano. In quanto, non solo il bambino che supera il morbillo non sarà più suscettibile ad esso, ma anche perché una simile esperienza non può fare altro che preparare l'individuo ad una reazione più rapida ed efficace a qualsiasi infezione che lo colpirà in futuro.
Il morbillo non richiede alcuna particolare terapia se non il riposo a letto, la somministrazione di liquidi per combattere la disidratazione causata dalla febbre, talco mentolato e bagni di amido per alleviare il prurito. Per quale motivo qualcuno dovrebbe creare un vaccino per fermare o ritardare questa importantissima fase di sviluppo del nostro sistema immunitario acquisita attraverso un'infezione naturale che causa una malattia lieve?
Prima della Seconda Guerra mondiale quasi ogni bambino si ammalava di morbillo.
I genitori ci tenevano che i figli, prima dell'età scolastica, avessero contratto il morbillo e se all'età di sei anni questo non era ancora avvenuto, li mandavano a giocare con bambini infetti.
Così facendo si evitava la perdita di troppe lezioni a scuola, oltre al fatto che si sapeva che, a quell'età, la malattia si manifestava senza complicazioni, mentre più avanti negli anni tutto sarebbe diventato più pericoloso. Il dottor Gerhald Buchwald (autore di alcuni libri sui vaccini) ricorda a questo proposito: "Mia nonna un giorno disse: - Il bambino l'anno prossimo andrà a scuola e non ha fatto ancora il morbillo. Di conseguenza fui mandato a giocare con un bambino malato di morbillo, che immediatamente mi infettò. Mia nonna mi mise a letto e mi fece degli impacchi umidi intorno ai polpacci. Abbassava la luce in camera e mi portava tante cose buone da bere e da mangiare, curandomi con affetto: e dopo pochi giorni era passato il morbillo".
L'età tipica dei pazienti affetti da morbillo, prima dell'introduzione del vaccino, andava dai 5 ai 9 anni. Dopo l'introduzione del vaccino il 64% dei soggetti colpiti aveva più di 10 anni. L'età media durante un'epidemia di morbillo che ci fu nel 1981 all'Università della California era stata di 20/ 24 anni, di cui il 91% era stato vaccinato contro la malattia.
(A cura del Centro Studi Medicine Naturali RSM )
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it rubriche)


L’ANGOLO DEL RADIONICO

Avvelenarsi convinti di no

Sono assai diffuse, oggi molto più che anni fa, le informazioni che tendono a far riflettere le persone e ad indirizzarle verso una pratica maggiormente oculata nella gestione della propria salute, e ciò può avvenire solamente tramite l’assunzione di una determinata sostanza naturale avente una determinata proprietà.
Lo scopo di questo scritto è quello di esaminare in modo più equilibrato e meno settario quanto viene detto per informare il pubblico.
Per prima cosa vorrei parlare del caffè, che contiene in modo inequivocabile una tossina, la caffeina che tutti conoscono e quindi come tossina = veleno, si è da più parti invitati a non introdurla, rinunciandovi a favore di qualcos’altro di commercializzato e di facilmente reperibile.
Per poter fare questo, cioè riuscire a vendere il sostitutivo, la pubblicità si sofferma su un solo aspetto della bevanda proveniente dal caffè, l’aroma, che risulterebbe inalterato nel surrogato assolutamente non dannoso, ma che purtroppo è solo una sfumatura della questione globale caffè.
La domanda è: senza caffeina cosa migliora?
In effetti la caffeina è una tossina, una tossina potente, talmente potente da portare una persona ad un rapido peggioramento delle funzioni del proprio organismo, potenzialmente anche fino alla morte e come tale fu usata per mettere alla prova, pensate un po’, Pissarro il conquistador spagnolo.
Ora dovete sapere che nella tradizione degli Incas era tramandato che un dio, lo stesso a cui loro dovevano il meglio della loro cultura, un giorno sarebbe ritornato; siccome Pissarro presentava i requisiti per essere identificato come Viracocha, ne possedeva perfino la stessa barba nera, venne messo alla prova se fosse veramente un dio tramite la bevanda mortale proveniente dal caffè. Velenoso lo era veramente per gli Incas, che erano vegetariani, non per Pissarro, che essendo spagnolo era cresciuto alimentandosi anche e forse abbondantemente di prodotti di origine animale, ed infatti Pissarro bevve il caffè con effetto zero cosa che lo rese degno di essere messo al cospetto di un altro dio vivente, il loro re Ataualpa.
Infatti questa è la funzione della caffeina nella nostra dieta, cioè di aiutare il corpo nell’eliminazione delle tossine di origine animale, lo stesso vale per la teina ovviamente, cioè la tossina presente nel tè, talmente benefica per gli Inglesi, da farli dilagare in quasi tutto il mondo conosciuto a partire dal momento che il tè diventò una loro diffusa abitudine, tanto ne guadagnarono in salute e disposizione di energia.
La similitudine dice quindi caffè = caffeina = tossina = veleno, ma veleno che combatte un altro veleno. Dare credito solamente alla prima parte delle uguaglianze ha un suo filo logico, ma incompleto, che per le consuetudini alimentari delle nostre parti dà come risultato una mente poco brillante, scarsa energia, senso di peso nel cervello, fino al mal di testa, il tutto dovuto all’eccesso di tossine in circolo, e così è.
(Diego Melandri - Radionico -)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it rubriche)

LEGGENDO, LEGGENDO…………..

Creare l’armonia del proprio ambiente

Karen Kingston
Ed. I nuovi delfini Gruppo Futura
Lit. 29.000

Salute e Diritti

Periodico d’informazione della
Federazione del Comilva
Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione
Casella Postale 1881 34133 Trieste
Tel fax 040 393536
www.comilva.org
comilva@comilva.org

SEGNALAZIONI

Vaccini preparati Omeopaticamente per cani e gatti per NaturalShop®.

Presso la
Farmacia Omeopatica
NaturalShop®
info@naturalshop.sm

è disponibile un prodotto estemporaneo, ad attività immunizzante nei riguardi delle principali malattie infettive dei cani e gatti, attualmente controllate con vaccini troppo spesso inutili e dannosi per la salute del cane e gatto (Vedi sito internet: www.cesmen.com alla voce Omeopatia Veterinaria).
Il “vaccino”, preparato con la procedura Omeopatica di trattamento delle sostanze, è costituito da una soluzione estemporanea di vaccini allopatici sottoposta a diluizione centesimale e trattamento con un procedimento bioelettronico secondo le tecniche dell'Elettroagopuntura sec. Voll.
II prodotto è utilizzato in sostituzione della vaccinazione annuale riducendo lo stress da vaccinazione sia per la sicurezza da effetti collaterali sia per la praticità di somministrazione: per bocca.
II trattamento, per chi desidera avere un cucciolo meno esposto ai rischi del vaccino, può iniziare al termine del primo mese di vita con un richiamo alla fine del terzo mese ed uno al sesto mese di vita.
In seguito è sufficiente un richiamo una volta l’anno con due somministrazioni a distanza di 15 giorni circa l'una dall'altra.
Questo tipo di preparazione è rivolto a chi conosce e vuole impiegare trattamenti con farmaci preparati Omeopaticamente per i propri animali domestici.
Essendo una preparazione estemporanea, non si può ritenere valida ai fini di un riconoscimento legale, non essendo un prodotto registrato, non può sostituire i vaccini comunemente impiegati per le profilassi, che l'autorità sanitaria pubblica potrebbe richiedere (vaccinazione antirabbica obbligatoria in caso d’espatrio con l'animale o per soggiorni con cane e gatto in aree in cui è richiesta un’immunizzazione con vaccini allopatici).

Estemporaneo V 7 gatti
diluizione 6 CH dei vaccini allopatici per:
gastroenterite infettiva dei gatti
rinotracheite infettiva dei gatti
calicivirosi del gatto
clamidiosi
eucemia felina
più trattamento in trasferimento di frequenza bioelettronica (tff).

Estemporaneo V 8 cani:
diluizione 6 CH del vaccini allopatici per:
cimurro
epatite infettiva
gastroeneterite infettiva da parvovirus e leptospira ittero emorragica
leptospira
canicola
bronchite infettiva del cane e tosse dei canili
più trattamento in trasferimento di frequenza bioelettronica (tff).

Dottor Francesco Vignoli, Medico Veterinario
www.cesmen.com
www.irifran.3000.it
iriwind@inwind.it.



Nel sito esiste una sezione forum in cui chiunque può intervenire proponendo argomenti, domande o quant’altro desidera.


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